Sirone, don Fabio testimone dall’Ucraina
E’ tornato nella sua scuola don Fabio Cerasa, sacerdote orionino rientrato in Italia con una cinquantina di profughi ucraini da Leopoli, dove la sua Congregazione è presente con un centro pastorale e caritativo.
Le maestre lo hanno invitato a incontrare tutte le classi nella mattinata di mercoledì 27 aprile. Ha mostrato le foto delle lunghe colonne di auto in fuga dalle città verso il confine polacco, le azioni di solidarietà avviate a Tortona, luogo natale di s. Luigi Orione, dove don Fabio assiste una cinquantina di profughi, tra cui i disabili del centro di Leopoli.
“La loro situazione non è facile – dice don Fabio – aspettano di sapere se la guerra ha abbandonato definitivamente la loro città Leopoli, oppure se il pericolo non è scongiurato. Vorrebbero tornare in patria e d’altro canto non vogliono vivere qui solo in maniera provvisoria; si potrebbe impostare per loro un percorso di inserimento lavorativo e sociale”.
Don Fabio mostra dov'è l'Ucraina alla lim
Le insegnanti coi bambini hanno garantito che don Fabio può contare su di loro per eventuali necessità legate all’accompagnamento di questo numeroso gruppo, composto anche da diversi coetanei degli alunni di Sirone.
Don Fabio ha raccontato la sua storia di ragazzino nato e cresciuto a Sirone, che è entrato in seminario dopo aver partecipato ad un incontro vocazionale su invito di un suo amico. Ha lanciato un accorato appello per la fraternità universale: “Ognuno di noi deve fare qualcosa per la pace, anche solo in famiglia, a scuola, nel proprio gruppo!”
Tanti bambini hanno raccontato la loro esperienza di ascolto del fiume continuo di notizie sulla guerra, di conoscenti, ma anche di parenti e amici russi e soprattutto ucraini la cui vita è stata sconvolta dalla guerra.
